Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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Fabbriche. Vitruvio, ed alrri riferiäconor questa ori". 
gine; e infatti si vede, che Fidea delle tende, e clelle 
capanne si e mantenuta fino ai piü magnifici edifi- 
z]; ma siccome 1' Architettura non ha originale, o 
prototipo nella Natura, non pote subito ritrovar le 
proporzioni piü belle, e resto esposta ai Capriccj, e. 
alle idee degli uomini, de" tempi, e delle circostanze. 
I primi Greci, che stimavano 1a forza per 1a qua- 
litä piü utile delFuomo , idearono il carattere di ro- 
bustezza. Crescendo poi 1a pulizia civile , e raddol- 
cendosi i costumi incominciarono a stimare il bello, 
e posero piü eleganza ne' loro edifizj; ma siccome 121 
Natura li aveaodotati nfingegno Glosofico , non oltre- 
passarono mai i limiti della moderazione, ne diedero 
in ornamenti superflui, ne in lusso , ma si conten- 
nero ne' limiti della ragione; e in questo mezzo cond 
siste 1a Bellezza deIPArChitettura . I1 fondamento di 
quasi Arte comincia dalla necessitä, e dalFuso della 
fabbrica; 1a sua bellezza E: nelcarattere corrisponden- 
te a1 Hne propostosi nelle forme, e nelFornato; e i! 
suo limite ela ragione . I Greci ne' loro, bei tempi 
osservaxjono esattamente tutto questo. 
1 Romani, Nazione öiü ricca, e piü fastosa della 
GYCCR, ma di minor gusto , caricarono di ornati 1' 
ArChi-tettura, e inrrodussero piü ordini, e piü divisio- 
"ii e Ünalmente perderono la bella semplicitä, e sm 
lidifä imefrßmpendaäi membri principali con caprie- 
CiOSi Cßmßfni- Quando ßnalmente si perdä 1a stima 
I 2 deIl-e
	        
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