Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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altto. il diletto della imitazione . In quanto al prima 
non deve essere annoverata tra le BelleArti, ma im 
le Meecaniche, perche il metter 1' uomo al coperto 
di tuttc Ie inclemenze deltempo , e il fabbricare con 
soliditä non ha niente che fare colla Bellezza; e in- 
fatri vediamo, ehe in questa parte le Opere Egizie, 
Arabe, e Gotiche non 1a cedono alle Greche, e alle 
Latine. Ma chi le stimerä mai belle come queste? 
Parlando perb delForigine di quesf Arte ä verisimile, 
che sia stata inventata, e migliorata in diversi Pae- 
si, secondo i climi, e i materiali delle contrade, e 
secondo i bisogni de' Popoli .  
La natura ne' climi caldi, esprovisti d'alberi avrä 
offcrto agli uomini monri , e grotte per ripari; e'ne' 
paesi freddi, selve, donde sarä nata 1' idea di costruir- 
si in questi capanne, egrotte in quelli monti. Esten- 
dendosi 1a popolazione del Mondo , quelle Nazioni, 
che viveano col pascolar gli armenti, e ben natura- 
le, che pensassero a costruirsi delle tende, che sono 
un'altra spezie di Fabbriche . Fin qui 1a necessitä. 
avrä regolato il diletto degli uomini: ma siccome 
eglino non possono per lungo tempo accomodarsi ad 
uno sresso treno di cose, dovettero uscire ben presto 
da tale stato, e desiderando naturalmeme in tutte le 
cose qualche oggerto , che occupi gradevolmente i 
sensi; e Pintelletto, posero in tutto qualche orna- 
mento, cioe un certo non so che , senza di cui 1a 
cosa E: quello che dewre essere, mag fa pensare, e fis- 
Iilenga". Tom. II. I sare
	        
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