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stornare tutte le idee dell' Arte in Italia, disprezzan-
do il serio studio, che fin al sno tempo era stato il
fondamento della Pittura, riducendo tutto a compo-
sizione, e a sedurre 1a Vista? Nello stesso tempo si
vide in Romzr un Andrea Sacchi, Pittore dello stes-
so gusto, e della medesima facilitä di Cortona , in-
segnando a lasciar 1c Pitture come so1tantoindicate,.
e prendendo le idee delle cose naturali senza dar 10-
ro alcuna determinazione.
Le Scuole di Firenze, e di Roma cambiarono al-
lora carhmino. Quelle di Bologna , e di Lombardia
si andarono estinguendo insensibilmente; poichä all'
Albano successero Ciguani, e Ventura Lamberti , e
a costoro Franceschino, Giuseppe del Sole, e il ca-
priccioso Crespi, che si puö dire 1' ultimo. In Vene-
zia dopo i valentuomini Giorgione , Tiziano, Paolo,
e Tintoretto decadde in un tratto la Pittura, perchä
i successori non si curarono che della facilitä , sen-
za badare a1 fondamento, e alla eccellenza di quelli;
e ciö, che ordinariamente si chiama Gusto ä rima-
sto per unico oggetto di quella Scuola.
Roma fu un poco piü felice, perchä ad Andrea
Sacchi successe Carlo Maratta suo Discepolo, il qua-
le Si applicö molto a disegnar le Opere di RaiTaello
del Vaticano, e prese percio {in dalla sua giovcntü
amore allo studio serio, ed esatto ; ma il gusto ge-
nßralß de! S110 tempo non gli permise cli seguire in-
teramßllte il Cafßüßre Rallaellesco, e Yoccasione di
dipin-