Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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stornare tutte le idee dell' Arte in Italia, disprezzan- 
do il serio studio, che fin al sno tempo era stato il 
fondamento della Pittura, riducendo tutto a compo- 
sizione, e a sedurre 1a Vista? Nello stesso tempo si 
vide in Romzr un Andrea Sacchi, Pittore dello stes- 
so gusto, e della medesima facilitä di Cortona , in- 
segnando a lasciar 1c Pitture come so1tantoindicate,. 
e prendendo le idee delle cose naturali senza dar 10- 
ro alcuna determinazione. 
Le Scuole di Firenze, e di Roma cambiarono al- 
lora carhmino. Quelle di Bologna , e di Lombardia 
si andarono estinguendo insensibilmente; poichä all' 
Albano successero Ciguani, e Ventura Lamberti , e 
a costoro Franceschino, Giuseppe del Sole, e il ca- 
priccioso Crespi, che si puö dire 1' ultimo. In Vene- 
zia dopo i valentuomini Giorgione , Tiziano, Paolo, 
e Tintoretto decadde in un tratto la Pittura, perchä 
i successori non si curarono che della facilitä , sen- 
za badare a1 fondamento, e alla eccellenza di quelli; 
e ciö, che ordinariamente si chiama Gusto ä rima- 
sto per unico oggetto di quella Scuola. 
Roma fu un poco piü felice, perchä ad Andrea 
Sacchi successe Carlo Maratta suo Discepolo, il qua- 
le Si applicö molto a disegnar le Opere di RaiTaello 
del Vaticano, e prese percio {in dalla sua giovcntü 
amore allo studio serio, ed esatto ; ma il gusto ge- 
nßralß de! S110 tempo non gli permise cli seguire in- 
teramßllte il Cafßüßre Rallaellesco, e Yoccasione di 
dipin-
	        
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