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migliori principj : il Domenichino Q ehe si attaccö
piü alle forme de11' Antico , e siconosce d'avere stu-
diato particolarmente il Laocoonte, e il Gladiatore:
Lanfranco, d'ingegno fertile, che siapplicö allo stu-
dio della distribuzione delle masse, e de" movimenti
delle Opere di Gorreggio, e spezialmente della Cu-
pola della Cattedrale di Parma, prerxdendone 1a sola
apparenza , e non le ragioni sottili dell'Arte; e 1'
Albano, il quale studiö le forme delYAntico , e fu
un Pittore grazioso . Niuno insomma de" Discepoli
de" Caracci fue Pittore di cattivo gusto.
Guercino da Cenro fu originale nel suo stile . Eb-
be grancPintelligenza nel chiaroscuro, e se avesse da-
ta piü nobiltä alle cose sue sarebbe stato cosi stima-
bile come Guido Reni.
L0 stesso spirito, che desto i Caracci in Italia,
produsse Pittori di merito presso le altre Nazioni.
In Spagna cominciö a fiorire questa Professione in
tempo di Carlo Quinto , e di Filippo Secondo per
1e ragioni sopraddette , e in occasione delle grandi
Opere intraprese da questo ultimo Re. Fü disgrazia
per 1a Spagna, che in quel tempo si fosse giä adul-
terata 1a Pirtura con caricature , e con maniere; e
SiCCQme 1a maggior parte de' Pittori, che visi chia-
marono, erano della Scuola Fiorentina , in cui era
prßvalßo Sempre il Disegno , e una certa severitä ma-
IiIICOIIiCQ di Stile, in Spagna s'introdusse il gusto di
qußsta maniera: Ch: durö iinche gli Spagnuoli vide-
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