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tc de1l' apparenza, e non nel fondamento dello stiie;
e perciö non potä mai acquistare 1a grazia , nä 1a,
delicatezza, nä 1a soavitä . Ei fece non nostante un
gran beneßzio all, Arte aprendo al Gusto una nuova
strada piü facile , poichä tutti i suoi predecessoti,
che ricercavano la facilitä , diedero in istravaganze,
e usciron fuori di ragione .
Quando Annibale fu a Venezia imitö in parte P30.
lo Veronese: venuto perö a Roma, e visto Rafiael-
lo, e le Statue antiche, si fece subito Pittore di a1.
tro stile . Moderö il suo fuoco, riformö" 1a caricatu-
ra delle sue forme, e cercö la bellezza del carattere
deIFAntiCo; ma conservo tuttavia una parte dello
stile di Correggio per mantenere il grandiose. Insom-
ma si formb un Pittore , che dopo i tre Luminari
dclla Pittura moderna merita il primo luogo.
Lodovico venne per ajutare Annibale nelFOpera
della Galleria Farnese; ma vedendo, ehe era piü dif-
ficile contentar Roma che Bologna, ritornö neila sua
patria, dove intraprese Ile Pitture de! Chiostro diSan
Michele in Bosco, e v' impiegö uno stile piü studia-
to, e di miglior gusto, e fece vedere 1a stima per
RaiTaelio mettenclo in una delle sue Storie 1a Saüb
del
Parnaso
del
Vaticano .
Ad essi Caracci dobbiamo il ristauramente della
Pittura; e dalla Ioro Scuola uscirono il celebre Gui-
do , Pittore di wmolto merito , facile, ed elegante,
ehe sarebbe stato un altro RafTaello se avesse avuto
miglia-