Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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tc de1l' apparenza, e non nel fondamento dello stiie; 
e perciö non potä mai acquistare 1a grazia , nä 1a, 
delicatezza, nä 1a soavitä . Ei fece non nostante un 
gran beneßzio all, Arte aprendo al Gusto una nuova 
strada piü facile , poichä tutti i suoi predecessoti, 
che ricercavano la facilitä , diedero in istravaganze, 
e usciron fuori di ragione . 
Quando Annibale fu a Venezia imitö in parte P30. 
lo Veronese: venuto perö a Roma, e visto Rafiael- 
lo, e le Statue antiche, si fece subito Pittore di a1. 
tro stile . Moderö il suo fuoco, riformö" 1a caricatu- 
ra delle sue forme, e cercö la bellezza del carattere 
deIFAntiCo; ma conservo tuttavia una parte dello 
stile di Correggio per mantenere il grandiose. Insom- 
ma si formb un Pittore , che dopo i tre Luminari 
dclla Pittura moderna merita il primo luogo. 
Lodovico venne per ajutare Annibale nelFOpera 
della Galleria Farnese; ma vedendo, ehe era piü dif- 
ficile contentar Roma che Bologna, ritornö neila sua 
patria, dove intraprese Ile Pitture de! Chiostro diSan 
Michele in Bosco, e v' impiegö uno stile piü studia- 
to, e di miglior gusto, e fece vedere 1a stima per 
RaiTaelio mettenclo in una delle sue Storie 1a Saüb 
del 
Parnaso 
del 
Vaticano . 
Ad essi Caracci dobbiamo il ristauramente della 
Pittura; e dalla Ioro Scuola uscirono il celebre Gui- 
do , Pittore di wmolto merito , facile, ed elegante, 
ehe sarebbe stato un altro RafTaello se avesse avuto 
  miglia-
	        
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