Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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soFTri ini-initamente al famoso sacco5 che le diedero 
gli Spagnuoli, ed i Tedcschi sotto Borbone. Firenze 
perde la sua libertä, e tutta 1' Italia fu in convulsio- 
ni violente. Venezia sola rcstö esente da questa uni- 
versale sciagura; e il gran Tiziano sopravvisse alle 
maggiori turbolenze; ma mancando generalmente il 
danaro, o per meglio dire crescendo a tutti i Princi. 
pi ltaliani la necessitä. di supplire alle esorbitanti 
spese delle guerre, mancö il premio alle Arti , e gli 
Artisti si diedero a lavorar sollecito  e con stile 
ammanierato, e caricato; perloche languirono le Ar- 
'ti per molto tempo. 
La fortuna volle, che nascessero in Bologna aIcu- 
ni Ingegni grandi, quali furono i Caracci. Eglino s-i 
contentavano di qualunque piccola ricompensa, co- 
me figli di padri poveri, e si applicavano col mag- 
gior impegno a sorpassare i Procaccini, che ivi era- 
no i piü invidiati per esser forastieri . Lodovico, il 
piü attempato, avea studiate le Opere di Correggio, 
di cui imitava superficialmente 10 stile nella grandio- 
sitä delle forme, e delle masse. Egli fu Maestro de" 
suoi Cugini Annibale , e Agostino , i quali aveano 
molro talento, e studiarono la buona Imaniera ; ma 
si diedero a lavorar in frerta; e perciö le prime Ope- 
re di Annibale sono di buongusto , ma caricate, e 
poco studiare . Ei migliorö collo studio diCorreggioz 
ma Sißrißmß il suo talento era piü da Artigiano che 
da Arrista, imirö il suo modello soltanto in una par- 
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