Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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duri, nä secchwi. Cagiona soprattutto maraviglia i! 
vedervi 1a grandeintelligenza. del chiaroscuro, e del- 
la natüra 'de1l'aria , 1a quale essendo un corpo di 
qualche densitä cqmunica, e riHerte la luce alle par- 
ti , che non la" ricevono dai raggi diretti. Avendo io 
osservato come iino nelle piü infime di queste Pittu- 
re sia beniintega questa parte, benchä eseguita con 
negligenza, mi ha stupefatto il pensare , e il Egurar- 
mi come doveano essere le Opere de" famosi Pittori 
contemporanei agli Scultori d'un Apollo di Belvede- 
re, d'un Gladiatore, 'di unaVenere di Medici, e di 
altre Opere consimili , che neppure sono degli Arti- 
sti di primo rango deIPAntichitä. 
Benchä il colorito di queste Pitture nbn sia molto 
eccellente, non perciö abbiamo da dubitare , che gli 
Antichi nol possedessero in grau perfczione, quando 
sappiamo , che facevano distinzione tra i due Ajaci 
di diversa mano, dicendo , che uno era alimentato 
di rose, _e 1' altro di carne. Sapevano 1a Prospettinra, 
come si riconosce nelle riferite Pitture di Ercolano; 
e se non 1' intendevano, io non so che cosa volesse 
dire Parrasio quando sosteneva, che non si puö esser 
buon Pittore senza Geometriä. Quelle", che forse gli 
Antichilnon possederono cosi bene come iModemi, 
Ö 1a Cßipposizione mzzccbinosa, perchä il loro princi, 
pale studio era la perfezione, e la qualitä delle cose, 
e non 1a quantitä di esse. Si puö credere , che il 
l-Oro m0d0 di Comporre 1a Pitture fosse pocoidifferen- 
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