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tutte le case o da Greci miserabili, o da Schiavi in-
capaci di pensare, neppur d'imitare le Opere de" fe-
1ici tempi della Gracia, quando il Pubblico di una
Cittä, 0 d'una Provincia intera dava il premio di
un Quadro. A1 contrario in Roma ogni Cittadino
opulente faceva dipingere le pareti de' suoi edifizj
piü disprezzevoli, credendo di avvilire le abitazioni
nobili colla Pittura, le quali rivestiva con marmi, e
con bronzi, dove 1a spesa {aceva piü onore che i1
gusto. Nelle Cittä di Ercolano, di Stabia , di Pom-
peja, felicemente scoperte da sua Maestä Cattolica,
si vedono dipinte le piü infelici case , eh fin le Ta-
vefne, e 1c Bettole; e se qualche Pittura sivcde ne'
Tempj, ne' Teatri, negli Ediiiz) pubblici , ä per 1a
poverta de' Paesi; 10 che si conosce dai pochimar-
mi, che vi si son atrovati , mentrechä "in Roma si
adoperavano con.tanta profusione .
Ora consideriamo, Amico mio , quale sarä stata
1' eccellenza de' Pittori Greci del miglior tempo, e
quanto doveano essere maravigliose le Opere di qm;
classici Artisti, mentrechä in queste diErcolano tro-
viamo tanto pregio. Sappiamo di certo, che gliAn.
tichi possederono i! Disegno a1 sommo grado , poi.
chä ce 10 mostrano le loro Statue; e in queste Ph-
ture di Ercolano il Disegno non ä 1a parte piü ri.
marchevole , benchä via si vegga 1a traccia di un 0t-
timo gusto , e di una grau facilitä dimantenersi ne'
giusti limiti de' contorni, CEOIE (1.1 non egzgcr caricati,
duri ,