Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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stumi, e percib merirö tanto applauso in si florido 
tempo della Grecia . Parrasio fu abbondantissimo, e 
possede tutte le parti della Pittura, come Zeusi , e 
altri di quel tempo. Protogene fu anche piü abile , 
e piü ünito; e allora venne Apelle, il quale avendo 
trovato il cammino aperto, e vivendo nel secolo di 
Alessandro Magno, nel di cui tempo 1a Natura sem- 
bra, che facesse Pultimo sforzo per produrre, e su-' 
scitare i maggiori talenti, aHine di sostener 1a glo- 
ria, e la liwberta della Patria, aggiunse all" Arte della 
Pittura 1' ultima perfezione, cioe 1a Grazia, 1a quale 
nasce dalla sicurezza, che da 1a Scienza per oprare, 
e produce facilita nello stesso operare , nel pensarne, 
e nel farsi intendere . Era cosi sicuro Apelle di pos- 
sedere questa prerogativa, che loclando le quarlita de- 
gli altri Pittori diceva, che egli li superava solamen- 
te nella Grazia; e riprese Protogene perche non sa- 
peva staccarsi le Opere dalle mani. Da ciö si cledu- 
ce, che FArte pervenne allora al suo ultimo grado: 
ma siccome per questo stesso non poteva andare piü 
in su, ne mantenersi in quello stato , s'incomincia- 
rono ad aumentar le Opere in quantita, e in gran- 
dezza, dividendosi in varie classi, eome per esempio 
in assunri bassi, o bambocciate , in varietä di cose 
stravaganti, caricature, e in altre spezie ridicole, con 
Che P33 141 Pittura la stessa sorte della Scultura, fm- 
che il lusso Romano 1a degradö dalla nobiltä , con 
cui era stata trattata in Grecia , facenclo dipingere 
, (üftü
	        
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