Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Secondo)

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Egizj 5 donde inferisco, che tutte quelle Nazioni ne 
furono ignare finchä non le appresero da" Greci : e 
siccome Forigine dclle Arti consiste nelF imitazione 
delle cose vere, io credo, che per molto tempo non 
sifacesse altro ehe tingere con colori rassomiglianti 
alla veritä i simolacri scolpiti , e forse vehne questa 
idea dai colori , chäaveano gli steasi materiali , e 
particolarmente le terre cotte, che rassomigliano a1 
cölorito della carne . Plinio ci racconta varie storie 
della invenzione della Pittura; ma eglistcsso 1c con- 
danna per poco esatte . La suppone nondimeno mol- 
to antica , e cita alcunc Opere fatte in Italia -da' 
Greci , che a suo tempo si conservavano tuttavia 
fresche in Lanuvio, benchä fossero fatte poco dopo 
1a distruzione di Troja. Il tempo , in cui dice que- 
sto Autore, che fiori Bularco , ä molto antico , e 
suppone, che prima di questo fossero vissuti quelli, 
che facevano Monocromazi , cioä d' un solo colore . 
Questo passo di Plinio mi dä occasione di fare alcu- 
ne rißessioni a motivo de" monocromati, che si so- 
no trovati in Ercolano, e si conservano nella colle- 
zione di Portici, che con animo s) grande , e con 
tanto buon gusto incominciö Sua Maestä Cattolica , 
e ehe se si continuasse collo stesso impegno , ed 
amore per le Arti, soddisfarebbe i voti di tutte le 
genti, e Nazioni colte. 
Queste Pitture, o per meglio dire Disegni , fatti 
di un sol colore rosso-nericcio sopra tavole di mar- 
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