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non poteva andare piü avanti : ma siccome tutti i
pensieri , e le azioniumane tendono sempre alla pro-
gresßione, quando gli Artisti, che succederono, vol-
lero aggiungere qualche cosa alla perfezione di que'
Maestri, non trovarono altro spediente che di ag-
giungere il superHuo alPessenziale. Ma "essendo H.-
mitato 1' intendimento umano, non potä combinare
1' uno colPaltro; equamo s'introdusse d'inutile, a1-
trettanto si perdä del necessario, e nzancandosi cosi
nel piü importante , 1' Arte andö deterioranclo nella
sua perfezione. Non ostantc questo corso naturale
delle cuose umane 1'Arte si sostenne per molto tem-
po in Grecia , e spezialmente in Atend, perchä 1a
Filosofia , cui era si dedita quella Nazione , 1a pre-
Servö dall' errore di cadere nellc cose minime per la-
sciar le grandi, e le importanti , come successe a
que' Popoli, che si lasciarono ingannare, e condurrc
dal puro diletto della Vista , e da quelle capricciose
svogliature, che si. chiamano .Moa'e, Ie quali ordina-
riamente non hanno altra bellezza che il merito di
non essere esistite il giorno precedente.
Finalmente corsero grau pericolo le Arti quandoi
Romani conquistarono 1d Grecia; ma per fortuna.
non erano s) barbari que" Viqcitori da. restare insgn-
sibili alla soda magnificenza, e bcllczza delle Opere
Greche: cosicchä se con 1a forza clelle loro armi ,
con un governo tutto militare , e colfausgeritä , e
quasi fierezza de' loro costumi giunsero a soggiogare
iGre-