LXXVI. X
metterlo, se si fosse potuto ridurlo ad
un metodo di vita piii tranquilla, e
disoccupata. La sua impazienza giun-
ta all, immaginativa la piu ardente gli
fecero prestar fede a un Ciarlatano
suo compatriota, che gli promise gua-
rirlo in pochi giorni. Costui gli diede
segretissimamente senza alcun sentore
de' Medici , ne di veruno della Fa-
miglia un purgante si violento, che
gli esauri le poche forze, che gli re-
stavano, e gli cagiono var) deliquj,
ne' quali si ebbe per morto. Riavuto-
si, ma malamente, da questo attacco,
gli resto un grande vaneggiamento, e
gli si fisso in capo di mutar casa, mo-
Iestando tutta la sua gente, afhnche
andassero a vedere , e a prendere
quante case spigionate eranoin Roma.
E) da notarsi, che allora egli ne te-
neva tre 5 una , che rifabbricava, e
due in affitto, Nondimeno una matti-
na
si
fece
repentinamente
trasportare
in