X
LXX X
tura. In una parola il primo E tutto
materia , ilA secondo E tutto spirito ;
ma bisogna aggiungere la faciliti: in
quello, c la difiicoltiz in questo.
11
e gambi nascere mezzi fiori, e mezze figure P Eppure gli uo-
mini non ostante che tengano per false queste cose, non solo
non le riprendono , ma anzi se ne compiacciono , non rifletten-
A,, do se possano essere , o no queste cose: onde la mente gua-
sta da falsi giudizi non pub piu discernere quello che pub es.
sere, o non essere per ragionepe per regole di decoro. Ne
mai si debbono stimare pitture , che non sieno simili alvero;
e ancorche fosseroldipinte con eccellenza , pure non se ne de-
ve dar giudizio se non se ne trovera prima col suo razioci-
nio la ragione chiara , e senza diflicolta Si pub vedere il
resto, portato con uguale energia , e con grazia sopra un
esempio di Apaturio Alabandeo , che dipinse eccellentemente
in un Teatro dei Tralliesi mostruosita siffatte, le quali incan-
tarono tutti, fuorche il Matematico Licinio, il quale c0' ful-
mini delle sue ragioni fece disfare quel? opera; e lo stesso Pit-
tore ebbe abbastanza coraggio di disapprovarla , e di rifai-vene
un' altra secondo le regole della vetita.
Riguardo alle Piiture df? paesi, delle vedute, delle marine ,
delle bambocciate, che introdusse in Roma Ludio in tempo di
AUgUSIO Sl Pub veder Plinio libro xxxv cap. x, dove per con-
trapposto di quelle Pitture, che si facevano su' muri con gusto
tanto stravolto , loda quelle di Storia , che furono le sole co-
nosciute da, Greci , e si esprime cosi : Sed nulla gloria Artifi-
cum es: , nisi eomm qui tabula: pinxere: acque venerabilior ap-
parer anriguiras.