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licatezza de' Greci , e della sua Arte,
sapeva, che in un assunto campestre,
e pastorale dovea impiegare il modo
peonio, e non il ditirambico; in un
Baccanale conveniva bensi questo , 3
non quello. In una Deposizione un
modo dorico, e in una Nativita, o in
una Nunziata il genere cromatico, al-
legro , e grazioso . Qualunque delle
sue Opere, si vegga si vedra sempre
osservata questa convenienza e, sen-
za sapersi come, si sentira interna-
mente quella vera impressione, che
deve esser prodotta dal suo determi-
nato genere .
Il di lui carattere nobile, ed ele-
vato gli faceva abborrire ogni argo-
mento basso, e plebeo. Ei non pote-
va soffrire 1a Musica buffa, ne i pae-
saggi, ne lebambocciate", e molto me-
no i ridicoli grotteschi , e gli arabe-
schi, su' quali pensava come Virru-
_vio, come Plinio, e come la piii sana
' ami-