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ni contrarie aWattelet, ch'egli ha ragione ; poiche
essendo ella della PrOFCSSiOHG, sa al pari di me, che
il carattere degli Eroi , o de" Semidei e della vera
Bellezza , alquanto superiore alla umanita, e che que-
sta Bellezza non ammette eStremi; e cosi la vediamo
praticata nel cosi detto Antinoo del Vaticano , e nel
Meleagro , i quali certamente non hanno il caratte-
re, che Wattelet da 21' suoi Eroi. Lo stesso dico de'
Fauni. Quello da lei citato, e il Cupido della stessa
eta sono due be' Giovani, ne le loro forme sono di
Fauni. Ma se ella considera il bel Fauno di Borghe-
se col Bacco bambino in braccio, non vi trovera
niente di goffo, come nemmeno in quello di Firen-
ze , che suona i crotali, eccetto la testa, e le brac-
cia, che sono moderne. In Roma sonovi molti Fau-
ni di forme eleganti, ne sono Apollini, com" ella di-
ce benissimo, ma potrebbero paragonarsi ai Bacchi,
all'infuori della 5sonomia, e della positura. Oltre a
cio si deve far distinzione tra Fauni , e Silvani.
Io sono persuaso, che se MI Wattelet fosse ve-
nuto a Roma prima di esporre i suoi Libri avrebbe
spiegate coll' eleganza del suo stile le idee , che ivi
imprimono tante belle produzioni dell'Arte de" Gre-
ci ad ogni uomo d' ingegno fino, e di cuor sensibi-
le ,_ne si sarebbe impiegato in adornare idee prese
negli Studi de, Professori di Parigi; e credo ancora,
che se ella essendo, come e, uomo di talento, fos-
se stata in Roma, avrebbe forse avuto la sorte di
attac-