Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Primo)

"als X 257 X se 
compatriotal Il suo stile e come suol essere di chiun- 
que vuol lodare un amico; ne debbonsi interpretare 
le sue espressioni letteralmente, poiche nemmeno el- 
la le intendera (credo io) con questo rigore, quan- 
do per lodare il suo concittadino MI Puget dice di 
veder correre il sangue entro le vene d' una sua Sta- 
tua di marmo. Io non pretendo giustificare tutto 
quello, che dice Winckelmann, poiche sarebbe ingiu- 
sto il sostenere tutte le debolezze d" un amico, sic- 
come ugualmente ingiusto sarebbe il non parlare in sua. 
difesa quando ha ragione . Winckelmann non e un giu- 
dice infallibile, ne era della nostra Professione; e 
quand" anche lo fosse come noi altri, siamo noi sicu- 
ri di giudicar sempre bene? Se avessimo si bel pri- 
vilegio, perfette sarebbero le nostre produzioni, poi- 
che non e 1' occasione, che ci manca, ma il giudi. 
zio, accadendoci giornalmente far delle Opere, che 
poi noi stessi condanniamo . 
Quel che dice Winckelmann della testa 'del Cavallo 
di Marco Aurelio, sara forse mal fondato secondo l' 
idea, che ora abbiamo della bellezza di questo ani- 
male; ma io la prego considerare, che in verun mo- 
numento antico si trova una testa di cavallo a mon- 
tone, che a noi sembrano si belle, e che nella Spa- 
gna chiamansi teste di Carnera. Percib io non sono 
lungi dal credere, che gli Antichi tenevano per piu 
bella la testa del cavallo, che rassomigliasse a quel- 
la del bue, come era quella del famoso Bucefalo d" 
Ilffengs . Tom. I. R Ales-
	        
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