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compatriotal Il suo stile e come suol essere di chiun-
que vuol lodare un amico; ne debbonsi interpretare
le sue espressioni letteralmente, poiche nemmeno el-
la le intendera (credo io) con questo rigore, quan-
do per lodare il suo concittadino MI Puget dice di
veder correre il sangue entro le vene d' una sua Sta-
tua di marmo. Io non pretendo giustificare tutto
quello, che dice Winckelmann, poiche sarebbe ingiu-
sto il sostenere tutte le debolezze d" un amico, sic-
come ugualmente ingiusto sarebbe il non parlare in sua.
difesa quando ha ragione . Winckelmann non e un giu-
dice infallibile, ne era della nostra Professione; e
quand" anche lo fosse come noi altri, siamo noi sicu-
ri di giudicar sempre bene? Se avessimo si bel pri-
vilegio, perfette sarebbero le nostre produzioni, poi-
che non e 1' occasione, che ci manca, ma il giudi.
zio, accadendoci giornalmente far delle Opere, che
poi noi stessi condanniamo .
Quel che dice Winckelmann della testa 'del Cavallo
di Marco Aurelio, sara forse mal fondato secondo l'
idea, che ora abbiamo della bellezza di questo ani-
male; ma io la prego considerare, che in verun mo-
numento antico si trova una testa di cavallo a mon-
tone, che a noi sembrano si belle, e che nella Spa-
gna chiamansi teste di Carnera. Percib io non sono
lungi dal credere, che gli Antichi tenevano per piu
bella la testa del cavallo, che rassomigliasse a quel-
la del bue, come era quella del famoso Bucefalo d"
Ilffengs . Tom. I. R Ales-