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della Bellezzal Le loro Deita erano tutte belle; e
benche le rappresentassero in figura umana evitava.
no i segni della Natura animale ; e percio non si
veggono ne' loro Giovi, eNettuni ne rughe, ne ve-
ne; non ostante che rappresentassero persone robu-
ste , e attempate . Quando avean da fare qualche
espressione alterata , e forte, non la facevano mai
eccessiva, ma nel modo piu semplice, e senza alte.
rar la Bellezza piu di quel poco, che era necessario
per contraddistinguere la dilTerenza d'un altro stato
della persona, e dare un'idea chiara della passione
Siccome di quante cose fa l'uomo le fa tutte con
relazione a se stesso, e niente pub dilettarlo se non
ha qualche rapporto alla sua specie, percio i Greci
si applicarono tanto al conoscimento della figura
umana, e trovarono tutto quel , che all'uomo pub
parer bello; e siccome abbiamo in oltre la proprie-
o di paragonare tutte le cose con qualche circostan-
za nostra, presero dalla, proporzione, dalla forma, e
dal carattere dell'uomo le idee per tutto il resto,
come per 1' Architettura, per i vasi , e per qualun-
que cosa, che ha forma.
La Pittura si perfeziono quasi nel tempo stesso
che la Scultura, la quale sicuramente dove incomin-
ciare dalla Plastica. In quanto alla stima, che si fa-
ceva delfurfa, e dell'altra , io credo, che fosse mo]-
to maggiore per la Pittura, si per i prezzi delle sue
Opere, che per gli onori, che si accordavano a' Suoi
Pro-