Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Primo)

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accrescerne a grado a grado la perfezione. Incomin- 
ciavano dall' esattezza delle proporzioni, e dalle for- 
me principali de" contorni, portando la considerazio- 
ne nelle parti grandi, e piccole fino all, ultima deli- 
catezza. Si legge nelle Storie , che non si tfgvb chi 
ardisse terminare la Venere , che Apelle alla di lui 
morte lascio incominciata, non perche altri non sa- 
pessero fare un braccio,_o una gamba , ma per-che; 
quel Quadro, quantunque non che abbozzato, pareva 
finito a chi non ne sapeva quanto Apelle .  
La Pittura era in quel tempo un'Arte, che si ap- 
prendeva, e si esercitava come una Scienza . Inco- 
minciavano dal divider le linee in dieci parti, per 
esempio, poi in venti, indi in quaranta, in ottanta, 
ec. , e con questa delicatezza, e ripartizione di linee 
davano varieta infinita alle loro Opere . Variavano 
le stesse parti delle linee , facendone , per esempio, 
una di tre, altra di cinque, e altra di due, con che 
formavano i contorni vari, ma uniti delle diverse li- 
nee; e da tutto cib risultava la perfezione. Non os- 
servavano soltanto queste regole ne' contorni, le ap- 
plicavano anche alle forme interiori, e agli estremi 
de' lumi, e ai punti di maggior forza. Chi sapra 05,. 
servare gliAntichi con questa attenzione non si ma- 
ravigiiera, che Protogene impiegasse tanti anni a di- 
pingere la sola figura del suo Gialiso , perche chi al 
pari di lui volesse osservare tante regole, e ragioni, 
gli bisognerebbe studiare molto, e contemplare la sua 
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