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brillante, che veggono far la delizia de" Ricchi , i
quali sono ordinariamente i piu ignoranti. Non si
fanno piu Statue col consiglio de" Filosofi, ne d' una
intera Citta, ma pel semplice capriccio d' un Poten-
te Swfato, per cui vale piu un "cattivo, che un ec-
cellente Scultore. Anticamente una sola Statua bella
bastava a fare la riputazione , e la fortuna d, un Ar-
tista; oggi non bastano cinquanta cattive per dargli
da mangiare: e siccome la perfezione della Scultura
si vede piu al fine, che al principio, i nostri Scul-
tori sono costretti a lasciar le loro Opere imperfet-
te; e cosi abituandosi gli uomini al vizio, e al ma-
le con tanta facilita, risulta, che la vista de' mede-
simi Professori si avvezza al depravato gusto , che
regna a" giorni nostri.
Da tutto dio io conchiudo, che iModerni per va-
rie ragioni sono inferiori agli Antichi, e che la Scul-
tura de" nostri tempi e anche inferiore alla Pittura.
Questa si fa ora troppo frettolosamente , senza con-
siderazione, e senza scienza; e la Scultura senza buo-
ne regole di proporzione, e senza intelligenza nel H-
ne : laddove gli Antichi usarono nel principio le mi-
gliori proporzioni, poscia le linee piu proprie a1l'
espressione nobile, rigettando le superfluita, e le mi-
nuzie, e perfezionando finalmente tuttocon ragiona-
ta varieta. '
I Pittori antichi facevano lo stesso per differente
cammino. Si fermavano molto nelle loro Opere, per
O 4 accre-