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La luce naturale ha in se dello splendore i e nella
Pittura non e che un color chiaro. Un Quadro per
esser veduto si ha da collocare in modo , che non
risplenda, ne faccia lo stesso effetto della luce , a1-
trimenti non se ne vedrebbe nulla. Per queste ragio-
ni e necessario, che nell? esecuzione il Pittore si ser-
va di certe regole, e di certi raziocinj , che sono
meramente ideali, facendo le cose, che sono nel?
ombra , piu oscure di quelle , che sono nella luce ;
ma non percio ha egli da pretendere farle uguali a1-
la verita: questo e impossibile; perche non avendo
1' Arte tanta varieta di gradi come la Natura, egli
deve lavorar solamente per comparazione {vale a di-
re , fingendo una luce di qualsisia grado: deve met-
tere la seconda tinta del grado piu oscuro com'e
nella Natura; e cosi il Quadro comparira vero. Se
poi si volesse mettere la mezzaftinta , com'e real-
mente nella verita , mancherebbe sicuramente il co-
lor necessario per imitar la luce.
Essendosi provato, che Correggio osservasse tutte
queste regole a perfezione, credo, che meriti il ti-
tolo di Pittore ideale, e di sublime nella parte del
Chiaroscuro. In quanto al Colorito non e stato che
imitato: della Natura, eccetto nella parte de" pan-
negglamenti, che seppe scegliere secondo le maSSC
necessarie. Conobbe anche perfettamente la forza, e
il grado de, colori per far risaltare , o smorzare quel-
10 , che credeva convenire nella Composizione. lib-
be