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l'antico, e che procuro imitarlo . Se egli nol vide
come si vecle a Roma, 1' avra visto come si pub ve-
dere a Parma, e a Modena, cioe in poca quantita,
e poco eccellente: ma a un gran talento basta ve-
der la mostra d' una cosa per suscitargli le idee di
quello, che deve essere. Io azzardo questa congettu-
ra, perche non si veggono Opere di Correggio inter.
medie alla sua maniera secca , e al suo gusto gran.
rie: qualche ragione dunque lo indusse ad un salto
si repentino . Un pezzo di Ant-ichita pote fare nel-
la sua mente la stessa impressione che fecero in Raf-
faello le Opere di Michelangelo: ma questo effetto
non poteva accadere senza una bella disposizione in-
terna, perche gli oggetti esteriori non fanno altro
che metterci, perecosi dire, in fermentazione i prin-
eipj, che tenevamo inerti, e senza esercizio.
Non e da maravigliarsi se sappiamo poche parti-
colarita della vita di Correggio , perche tutti gli Sto-
rici ce lo dipingono d' un carattere tinaidissimo. Pub
darsi ch'ei fosse stato aiRoma, e non fosse noto
che a poche persone, come accade a tanti giovani
Pittori; altrimenti bisognerebbe supporre o ch'egli
avesse studiato con una fatica incredibileeualche
pezzo d'Antichita, ovvero, che abbia preso il suo
bel gusto di Disegno, e la sua grande maniera a for-
za di cercare la varieta nelle forme , e nel Chiaro.
scuro . Desiderando interrompere sempre i contorni
coi Chiaroscuri per variare continuamente _le tinte
11112).