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trovare nella Natura, e forse anche de' piu belli.
Affinche le sue figure comparissero divine bisogna-
va, ch'egli avesse data alle sue teste piu aria di
maesta, e avesse mostrate meno quelle parti, che
denotano la mortalita . La pelle grinza, gli occhi
torbidi dimostrano la debolezza della Natura _ Che
improprieta rappresentar il Creatore di tutte le cose
soggetto alle miserie umane l Giacche e prevalso 1'
uso di rappresentarlo sotto la figura d, un attempa.
to, convien farlo in modo, che comparisca venera-
bile d'eta, ma senza le sue imperfezioni, e che ci
riempia l' immaginazione dellafgrande idea, che dob-
biamo avere dell'Onnipotente; ma per fare cio non
e necessario attenersi tanto alla verita, come ha fat-
to Rafiaello; che lo ha efligiato con le miserie del-
la vecchiaia. -
I Greci furono eccellenti nella parte dell'ideale.
Quando rappresentavano le figure degli Dei non mo-
stravano ne le vene, ne i tendini, o almeno non le
segnavano come negli uomini. E se nell" Ercole sono
tali cose ben visibili, ognuno sa, che deve esser co-
si, mentre quelliEme si suppone vivo, o riposando
dalle sue fatiche; e allora non era dio; poiche, s-up.
posto tale non sarebbe stmcco; e nel sistema del
Paganesimo era gran differenza tra Dei ed Eroi, o
Uomini divini. Finalmente la suddetta maniera
di rappresentar la Divinita si pub vedere ne1l' Apol-
lo , e nel Giove , che sono nel Museo Vaticano.
Anche