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gione non pub scusare niun Pittore presso la gente
assennata; tanto piu , che io qui parlo della Inven-
zione, e non dell'effetto , che appartiene al Chiaro-v
scuro, in cui convengo , che-RaiTaello non possede
tutto l, ideale, che gli bisognava; ma con tutto cio
niun altro Pittore ha fatto Quadri piu grandi, ne
piu ripieni di figure. In tutti egli ha saputo diSPQf-
re a maraviglia i suoi gruppi; gli ha collegati bene
fra loro; ciascuna figura in particolare e quello, che
deve essere, e tutto secondo la piii precisa verita.
Quale altra scusa potranno ora allegare i Macchini-
sti per la loro maniera?
Io avverto qui di passaggio, che non si debbono
giudicare alcune invenzioni di Raffaello per qualun-
que Stampa , ma soltanto per quelle , chi egli fece
eseguire da' suoi Discepoli. Quel grand" Uomo face-
va come debbon fare gli uomini di giudizio, i qua-
li dopo aver disposta confusamente la loro invenzio-
_ne si applicano a mettere in pulito ciaschedun grup-
PO, e ciascuna figura in particolare, ripassando piil
volte, e in differenti disegni la Composizione . Ci?)
non proviene da mancanza di talento: tutto all' op-
posto : proviene da quel giudizio, che si contenta
difficilmente. Felice quellPittore, che in ogni Ope-
ra si migliora , apprende, e trova nel suo ingegno
risorse nuove da far sempre ulteriori progressi nell"
Arte!
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