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pensava poi a cadauna Egura in particolare, ne W3-
runa clisponevane senza prima esaminar bene la ra-
gione di tutto quello, che dovea spiegarvi, incomin-
ciando dalPOrdinare nella sua positura naturale i
membri, che aveano da operare secondo la passione
dellianimo, e lasciava piu , o meno in riposo quel-
li, che non vi aveano parte. Egli osservava la coni
venienza, e il carattere di ciascheduna Egura : sape-
va, che una persona virtuosa cioveal mostrar mode-
razione; che un Filosofo, o un Apostolo non si ha
da muovere come un Soldato ; e finalmente sapeva
con questi mezzi dimostrar la semplicita dello spiri-
to, la divozione, e le passioni interne , ed esterio-
ri. Io chiamo passioni interne quelle, che in Pittu-
ra si debbono esprimere per le parti piccole, e per
i membri piu leggieri, come gli occhi, la fronte, le
narici, la bocca, le dita, e tutte le estremita, nel-
le quali risiede il primo movimento di tutte le pas-
sioni, poiche il loro eccesso non ammette modera-
zione: quando poi muovono tutto il corpo , allora
io le chiamo esteriori.
Era attentissimo Raffaello a non fare le azioni ter-
minate: cib accade quando l' uomo non pub fare al-
tra cosa. Per esempio, quando un uomo cammina,
Se ha terminato un passo non gli resta da. fare 21m)
che fiCOmiUCiRYIO ; e questa positura in un QUHdYO
non fari uncffecto cosi animato, come di un, altra
rappresentata nell'atto di non averlo {mito , percho
L z l'im-