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deri, e rifletta le cose; e tale deve esser quello del
Pittore, e non, come volgarmente si crede , quello
pieno di fuoco. E" falso, che la Pittura non richieg-
ga che un ingegno vivace; ella vuole una mente,
che sappia comprendere bene le conseguenze, c di.
stinguere il buono dal cattivo : esige in oltre un
cuor sensibile, in cui s'imprimano facilmente le pas-
sioni, e le virtu . Tale era senza dubbio lo spirito
di Raliaello ; altrimenti come avrebbe potuto" egli
metter tanta varieta nelle sue Composizioni? Dovea
egli necessariamente aver la capacita di variar le sue
proprie passioni, e concepir con chiarezza 1' azione,
che avea da fare una persona collocata in una situa-
zione determinata, per saperla rappresentare in Pit-
tura . Lo spirito precede le azioni, e chi non ha
prima ben immaginata una cosa nonpotra mai di-
pingerla ; e se lo fata per istudio , e per artitizio
imprestato da altri, dipingera un corpo senz' anima,
ne produrra mai negli Spettatori l'impressione neces-
saria per riscaldare la loro immaginazione al punto
di rappresentarsi 1' azione , che si desidera.
A questo ei-Tetto Raffaello avea una pratica sicu-
ra, e totalmente diversa dagli altri Pittori. Costoro
mettono tutta la loro attenzione nel gruppo, e nella
Composizione di ciascheduna figura secondo il con-
trasto, e le regole dell'Arte ; ed egli incominciava
dal divisare nella sua mente il Gne della sua storia,
e tutti gli oggetti secondo l'espressione generale:
pensa-