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sortito un talento originale, non era possibile clfei
si contentasse cYesser semplice imitatore . Quello,
che Per uno E naturuale, diventa artifiziale, e aHEt-
i310 in un altro; e la copia manca sempre del fuo-
CO: del brio, ch' E nel suo originale . IJc-rrcib Raf-
fQCUO perdE una parte del Suo proprio merito nel
volere imitar 1' Eroe della Scuola Fiorentina. I conf
siglj de, suoi amici, che non sofifrivano Raffaello co-
pista, e specialmente il suo proprio ingegno , e di-
scernimento, lo destarono da quel sonno, durante il
quale la sua riputazione era scemata, perche il Pub-
blico lo teneva per un imitatore inferiore al suo mo-
dello ne, Quadri del? Incendio di Borgo, e della Dis.
fatta de' Saraceni, ne, quali s-i era impegnato avvi.
cinarsi piu allo stile Buonarrotesco.
Risvegliatosi poscia, piu vispo, e vivace, e come
quegli, che va ad una impresa dopo aver ben ripo-
sato, intraprese il Quadroidella Trasfigurazione, che
il Cardinale Nipote del Papa voleva donare al Re
di Francia, e lo fece con tanto maggior impegno ,
perche seppe, che Michelangelo voleva contrappor-
gli Fra Sebastiano del Piombo con un altro Quadro,
per cui faceva Michelangelo stesso il disegno . Raffael-
lo se ne rallegro molto, e diceva, che il Buonarroti
gli faceva cosi un favor grande, poiche 1o credeva de-
800 dl comPeter con lui, e non con FraSebastiano.
I" questo Quadro Raffaello non e piu quel Pittor
libera e afdima che s' era veduto ne' freschi del Va-
ticano