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ne grande, ne bello. Soprallatto egli dalfambizione
di comparir dotto, non si curo mai di essere piace-
vole, ne di sodclisfar l'animo colla Bellezza . Basta
vedere il suo famoso Giudizio per convincersi di quel
ch" io dico, e Hn dove puo giugnere la stravaganza
di una Composizione . Falconet , che non pub sem-
pre delirare, ha ragione questa volta di dire, che il
decantato Mose pare piuttosto un Forzato di galera,
che un Legislatore ispirato". ll Dolce ne' suoi Dialo-
ghi, senza comprendere la vera cagione , noto non-
dimeno questi difetti di quel celebre Professore: ma
per uno , che ha fatto uso della ragione , migliaia
sostengono ad occhi chiusi, che Michelangelo era
in tutto divino. X
Le sue Opere meritano nonostante di essere stu-
diate, per apprendere la correzione del Disegno , e
l'intelligenza delFAnatomia , sempre perb colFav-
vertenza, che questi sono soltanto mezzi, enon mai
il fine della Pittura (0.
(1) Alcune persone gelose della TiPLIIEIZlOlIS di Michelangelo pilx
che di qualunque altro Autore, e forse pili che della loro propria
si Sono scandalizzate della severith di questo giudizio . Per rassi-
curare dunque la loro coscienza si potrebbero qui citare consimi-
li giudizi , che molti valenti Professori hanno portato di quel pree
teso divino ArteHce. Per non annoiare pero, ci contentiamo di
riferire cio che il dotto Mx Fuessli, che fu quegli che Pubblica
a Zurico 1' opera di MENGs in tedesco su la Bellezza a dice i"
una Lettera ChC e al fine del fecondo Tomo di quelle di Winckel-
man , ed e cosi:
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