Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Primo)

,  f?  121 X sie  
to L La pigrizia di pensare, e l'ignoranza sono le 
sorgenti di questo depravato gusto . L" esprimere i 
nwvinlffnti grossolani di qualche persona appassiona- 
ta, che mette in contorsione violenta tutte le sue 
membra, o il sangue, che versaia torrenti un feri- 
t0, o l" orridezza cl' un cadavere esigono pochissimo 
talento, ed istruzione: basta avere occhi, e non chiu- 
derli. Scoprire le suste dellianima, sorprenderla, per 
cosi dire, ne' suoi segreti nascondigli, e saper espri- 
mere tutto cio esternamente senz' alterare la bellezza 
delle forme , richiede molta attenzione, e maggio! 
filosofia . Ma tutto questo neppure basta per conse- 
guire il fine, bisogna anche pensare alla proprieta , 
cioe al carattere della persona; poiche un Eroe, ov- 
vero un Principe non si appassiona come un Villa- 
no, ne una Deita come un mortale. Di pih 1' Espres- 
sione ha  nascere dalla verita , e non dal? imita- 
zione ; poiche , siccome diceva MENGS , passa un 
gran divario fra una persona veramente agitata, ed 
il Comico, che la rappresenti; e Terenzio tanti se- 
coli prima avea gia notato questa differenza: 
. . . . . . Ex animo onmia, 
Ur ffert natura, fzzcias, an de industria. 
Ne' Ritratti regna un altro vizio, che tiene infet- 
ta qualche Nazione intera. Raro e chi si contenta. 
di ritrarre, o di esser ritratto come Dio lo ha 
fatto. Si ha da siruare in una positura , che vien 
detta spiritosa, senza-sapersi perche. Gli occhi , la 
boc-
	        
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