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clie tutto quel clfe troppo, e brutto in vece di es;
ser bello; psiche il passaggio si forte , si rapido, ed
improvviso dalla luce alli ombra offende la vista, e
la ragione.
Correggio,le MENGS sapevano la maniera di evi-
tare il difetto della direzione della luce . lGiammai
prendevano una gran massa sola di luce per illumi.
nare i loro Quadri, ma meditavano con gran giudi.
zio quali erano le parti, che nella loro Composizio-
ne. meritassero di essere piii visibili, e rialzate; ed
allora distribuivano sopra ciascuna di esse parti la
luce in modo , che i chiari illuminassero tutto il
Quadro, non lasciando niente perfettamente oscuro;
cosicche la vista sembra che passeggi entro le lor fi-
gure, e vi si trattiene come incantata dalfarmonia,
che vien formata dalla contrapposizione delle varie
luci, e delle ombre. In tal maniera questi valent'
uomini hanno evitato quel disaggradevole effetto, in
cui incorrono coloro, che prendono una sola luce,
come s'ella entrasse per una finestra, o per un f0r0
ad illuminare i loro Quadri.
Questi due insigni Professori sapevano inoltre,"
che la luce non opera solo direttamente, e che non
tocca cosa, da cui non si rifletta, comunicando par-
te de' suoi raggi agli altri oggetti immediati . Quin-
di avean trovato Partifizio ingegnoso- d'illuminare
con riflessi tutte quelle parti, che non potevano pren-
dere una luce diretta; e con questa magia eglino
met-