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la ha il suo merito a parte : ma se l" originale non
e bello, nol Sara certamente nemmeno la copia, pi?
quanto sia rassomigliante . Consistendo dunque la
Bellezza, come si e provato, nell' unione del perfetf
to col piacevole, niuna cosa, che hon abbia queste
due qualita, porri giammai esser bella.
Quasi tutti i Quadri della Scuola Fiamminga so-
no perfette imitazioni delle cose naturali; eppure
niuno, che abbia qualche poco di criterio, sapra tro-
Var in essi bellezza vera. Sono certamente belle imi-
razioni per quelli, che si fermano nel materiale del-
le cose, e non passanoxoltre; e vi si potrebbe appli-
care la sentenza di Quintiliano: Adea in illis quoque
est nligun vitiom imimria, quorum ars omni: consta;
imitazione.
E in che consiste adunque il gusto , che ci vien
prodotto dalla vera Bellezza? Questione complicata,
che richiede una discussione alquanto estesa; ma mi
liusingo di poterla dilucidare, se il Lettore avrieme-
co un po, di pazienza , e si degnerh entrare in se
stesso per un momento.
E" una cosa essenziale allianima nostra il pensa-
re, cioe 1' occuparsi pensando, giacche lo spirito non
Pub avere altra occupazione. Esercitando questa fa-
C01f31 trova l'anima la sua soddisfazione ; e perdi)
ella naturalmente fa ricerca degli oggetti, che la oc-
cupino, ma senza disturbo; e questo e quello, che
si chiama curiasitd. Quando si sospende questoeser-
G 3 cizio,