Volltext: Opere Di Antonio Raffaello Mengs (Tomo Primo)

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Natura . Essi sono in questa parte condannati ail' 
ignoranza. Conchiudo, che Raffaello e arrivato al 
gran gusto dell, espressione con aver rigettato tutto 
Yinutile , e tutto P insignificante ; e qualora pha 
messo in opera, con averlo fatw in maniera tale, 
che divenisse tanto utile, e necessario, quanto lo a 
il pane, e 1' acqua in un gran convito . 
' Correggio poi, il di cui senso era fatto dalle Gra. 
zie, non poteva soliiire le cose di tanta espressione. 
Il forte , il tristo , e 1' espressivo e in lui come il 
pianto de' Fanciulli, che subito si converte in riso; 
ed il suo adirato i: come la collera di una Bella in- 
namorata. Lo spirito suo lottava sempre in sentimen- 
ti grati, e dilettevoli; e non dormiva mai per il sen- 
sibile piacere, che provava. In tutte le cose, che 
"aveva da rappresentare, non si sentiva tocco fuor- 
che dalclilettevole. Il forte gli era, per cosi dire , 
un orrore. Fu egli il primo, che invento de" Quadri 
con altro oggetto diverso da quello della verita; e 
non vi e stato prima di lui chi avesse presa la bel- 
la apparenza per iscopo principale di un'Opera di 
Pittura. I stretti limiti de" suoi anrecessori erano per 
lui troppo angusti; e trovando egli 1' ingrandimento 
delle parti nel Chiaroscuro , "rompeva, qual fiume 
gonfio, per questa via gli argini, e portavaiseco i 
suoi spettatori nel vasto mare del piaccvgle _ Anzi 
ha trasportato seco molti, sedotti dalle sue grazie, 
come da Sirene allettatrici , e gli ha gettati Su la 
spiag-
	        
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