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Natura . Essi sono in questa parte condannati ail'
ignoranza. Conchiudo, che Raffaello e arrivato al
gran gusto dell, espressione con aver rigettato tutto
Yinutile , e tutto P insignificante ; e qualora pha
messo in opera, con averlo fatw in maniera tale,
che divenisse tanto utile, e necessario, quanto lo a
il pane, e 1' acqua in un gran convito .
' Correggio poi, il di cui senso era fatto dalle Gra.
zie, non poteva soliiire le cose di tanta espressione.
Il forte , il tristo , e 1' espressivo e in lui come il
pianto de' Fanciulli, che subito si converte in riso;
ed il suo adirato i: come la collera di una Bella in-
namorata. Lo spirito suo lottava sempre in sentimen-
ti grati, e dilettevoli; e non dormiva mai per il sen-
sibile piacere, che provava. In tutte le cose, che
"aveva da rappresentare, non si sentiva tocco fuor-
che dalclilettevole. Il forte gli era, per cosi dire ,
un orrore. Fu egli il primo, che invento de" Quadri
con altro oggetto diverso da quello della verita; e
non vi e stato prima di lui chi avesse presa la bel-
la apparenza per iscopo principale di un'Opera di
Pittura. I stretti limiti de" suoi anrecessori erano per
lui troppo angusti; e trovando egli 1' ingrandimento
delle parti nel Chiaroscuro , "rompeva, qual fiume
gonfio, per questa via gli argini, e portavaiseco i
suoi spettatori nel vasto mare del piaccvgle _ Anzi
ha trasportato seco molti, sedotti dalle sue grazie,
come da Sirene allettatrici , e gli ha gettati Su la
spiag-