63
9B
toni di Leonardo da Vinci. Secondo costoro consi-
dero egli la Natura in tutta la sua essenza, e prin-
cipalmente le passioni dellianima, e come queste
muovono il corpo. Quando RalTaello inventava, e
componeva qualche Quadro pensava prima alla to-
talita del suo significato, cioe prima a quello , che
doveva rappresentare, poi a quanti diversi movimen-
ti potessero esser nell' uomo dipinto; quali ne fosse-
ro i piu forti, ed i piu leggieri ; quali fossero pro-
prj a questi, o quegli uomini; quanti, e quali uo-
mini si potessero introdurre in quel tal Quadro; in
qual sito ciascuno dovesse essere collocato, cioe in
quale distanza dall' oggetto principale, per esprimere
questo, o quel sentimento. E cosi calcolava pure se
quella tal Opera sarebbe divenuta grande , o PiCCO-f.
la. Se era grande assai, pensava quale relazione po-
tesse avere 1' istoria principale, ossia 1' espressione del
principal gruppo colle altre figure; se lfistoria fosse
momentanea, o di durata; se nella sua descrizione
fosse assai espressiva; se qualche cosa, o sia azione
anteriore, avesse relazione alla presente, oppure _se
a questa seguisse subito qualche altro avvenimento;
se fosse storia quieta, e ordinata, oppure disordina-
ta s ed inquieta , allegra, o confusa; tragico-quieta,
o tragico-confusa l'
DOPO aver pensato a tutto cio sceglieva poi il pih
UCCGSSaYiQ a. e SCCOHdO questo regolava la sua idea-
PfiHCiPalC; 13- quale faceva assai chiara, ed intelligi.
bile .