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Considerazioni sul Disegno di Rafaello, di Correggio,
e di Tiziano; e su 1' intenzione, clfeglino hanno
avutk nella _scelta del medesimo.
ERAFFAELLO non e stato sempre eguale: comin-
cio anche egli nell'Arte dalfabbicci prima di poter
esprimere le siie intenzioni. Ebbe pero 1a sorte di
nascere nel tempo della vera innocenza, e dell'in-
fanzia delFArte; onde non imparo da bel principio
che ad imitare la pura verita; e quesia per appunto
lo condusse ad una grande giustezza diocchio la
quale in appresso gli servi di base, e di fondamen-
to per il magnifico edifizio della sua Professione. Si-
H0 a quel momento egli non sapeva ancora che vi
fosse una scelta; ma allorche vide a Firenze le Ope-
re di Leonardo da Vinci, e di Michelangelo, si ri-
svegli?) il suo grande spirito, ed il suo cocente in-
telletto venne spinto a pensar pih oltre della semplie
CC lmlfalirlne. Avevano bensi queste Opere xina SPW
de di Scelta, e di grandezza ; Ama siccome in 1010
stesse non erano sufiicientemente belle, non poteva-
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