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permettendolo la decenza , e la verecondia. Com-
prendevano esser l'uomo llopera piu degna della
Natura per la comodita, e simmetria della sua for-
mazione, la quale deriva dal suo aspetto , e dall'
ottima disposizione , ed ordinazione delsuoi mem-
bri; onde furono i primi ad applicarsi principalmen-
te alla Proporzione. Qsservavano finalmente, che.
la forza dell' uomo consiste in due movimenti prin-
cipali; cioe nel ritirare i suoi membri verso il cor-
po , che ne forma il centro , e nelfestenderli dal
corpo , ossia dal centro; e questi osservazione apri-
va loro la strada allo studio dell'anatomia , e som-
ministrava le prime idee di un significato, e di una
espressione . l loro usi, e costumi giovavaxao molto
a simili osservazioni. I loro giuochi pubblici ne fa-
cevano nascere il pensiero, e con questo pensare ar-
rivarono a conoscere la causa di quello , che vede-
vano . Indi si elevarono sino alle loro Deita, e pre;
sero dalliitmana Natura quelle parti, che piu si con-
facevano colle immaginarie qualita de' loro Dei ; ed
in questa maniera cominciarono a scegliere. Princi-
piatono a rigettare nella forma di questi Dei figura--
ti tutte quelle parti, che contrassegnano 1' umana de-
bOICZZa; onde li facevano bensi di figura umana, co-
me la piu perfetta in tutta la, Natura, ma non col-
le runlane qualita , ed indigenze. Cosi venne genera-
ta la Bellezza . Finalmente trovarono i gradi dimez-
2o tra le Deita e 1' Umanita: unirono queste due
Dlfngf. Tom. I. C par.