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sistono nella cognizione del suo destino . Una cosa
e perfetta quando non ha che una idea del tutto
conforme alla medesima. Le perfezioni sono distri-
buite nella Natura come tanti oHizj : quella (ma ,
che piu e capace, ed atta ad adempire il suo of.
fizio, e nel suo genere la piii perfetta; percib anche
il brutto diventa qualche volta bello per via del suo
oflizio. La cosa , che non ha che un motivo del
tutto conforme alla sua materia , e di un rango
maggiore di Bellezza di quella, che ha diversi moti-
vi: quello , che ha piu spirito , e piii sublime di
quello, che ha piii materia: lo spiritoso ha il pote-
re di somministrare della sua perfezione al materia-
le ; e questo lo pub ricevere. Bisogna che il virtuo-
so , che vuol fare qualche cosa bella , si proponga.
di andar gradatamente dalla materia in su, di non
far niente senza ragione, niente di superfluo, e nien-
te che sia morto, o senza espressione ; poiche que-
sto guasta ogni cosa dove entra: il suopspirito deve
cercare di dar la perfezione alla materia per mezzo
della scelta: 1o spirito e la ragione del Pittore: que.
sta ragione deve aver 1' impero su la materia; e la
sua diligenza principale deve essere di determinarei
motivi delle cose, e di seguitare in una intiera ope-
ra un motivo principale, accib vi apparisca un mo-
tivo solo, il quale sia distribuito sino nella minima
parte della materia . Conviene, che scelga il piu
atto della! Natura per rendere chiaro, ed intelligibi-
le