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nella materia, poiche ogni materia e imperfetta;
onde abbiamo immaginata una specie di perfezione
adattata alle umane comprensioni ; eioe quandoi
nostri sensi non arrivano a capire, che vi sia del?
imperfezione in una cosa, allora quesfappgrenza di
perfezione chiamasi Bellezza . Questa, come gii si
e detto, trovasi in ciascuna cosa, ed in tutte le C0-
se insieme, ed e la perfezione della materia. E tra
questa e le perfezioni Divine sussiste la stessa diffe-
renza , che e tra i due punti; onde si pub chiama-
re la Bellezza una perfezione visibile, come visibile
si chiama un Punto . E siccome nel punto visibile
"e anche sempre l'invisibile; cosi nella Bellezza si
trova ancora la perfezione , banche non vi sia visi-
bile . L'occhio non vede alcuna di queste perfezio-
ni invisibili ; ma l'anima le sente , e le compren-
de; poiche e l'anima e la perfezione sono state pro-
dotte, e derivano da Dio, fonte 'e sorgente di ogni
ecosa perfetta .
Platone (0 chiama i movimenti, che la Bellezza
produce nell'anima una rico-rdanza della suprema
Perfezione; e crede esser questo il motivo della sua
forza incantatrice. Forse potrei sognare anchiio con
altrettanto successo se dicessi, che l'anima venga
commossa dalla Bellezza, perche dalla medesima vie-
Pluto in Plmdro
III. pag; 249'