Volltext: Donatello, seine Zeit und Schule

QUE 
LEN-ANGABEN. 
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endlich Vasariis wie Salvini's Angaben der urkundlichen Begründung ent- 
behren, so glauben wir uns für das Jahr 1'586 als sein Geburtsjahr entschei- 
den zu müssen. 
3) Der oben angeführte, vollständige Name von Donatellrfs Vater geht 
aus zahlreichen Documenten hervor, in denen Donatello genannt wird. (Siehe 
Anhang, Regesten Donatello's.) 
Vasari erwähnt nichts über Donatellds Vater. 
Wir verdanken unsere Notizen über ihn der Güte des Grafen Luigi 
Passcrini in Florenz, der uns dieselben brieflich" angab. Die Zuverlässigkeit, 
sowie die gründliche Kenntniss der Horentinischen Geschichtsquellen, deren 
dieser Gelehrte, wie wenig Andere sich rühmen kann, lässt das Schreiben, 
worin er die Güte hatte, uns die betreilenclen Notizen mitzutheilen, den 
XVerth eines Original-Documentes einnehmen. Wir lassen dasselbe daher 
hier folgen: 
Tit. 
Parmi tempo di dirle il poco che sö intorno al padre diDona- 
tello, siccome le ho da qualche tempo proniesso. Niccolo di Betto 
di Bardo e rammentato da Buonaccorso di Luca Pitti nclla sua 
cronaca, a pagina 24, per Passassinio di Matteo Corbizzi, com- 
messo in Pisa nel 1380. 
Nell" anno stesso, il di 11 Giugno (ed era tiratore del popolo di 
S. Piero in Gattolino) fu condannato ad essere trascinato a coda 
di asino fino al luogo della giustizia ed ivi decapitato; ad avere 
rovinate le case e i possessi; i suoi Hgli e discendenti ad essere 
ribelli in perpetuo, per essersi fuggito da Firenze ed andato al 
campo dei nemici, guidandoli per il contado fiorentino. 
1380, 26 novembre. Ripresa in esame qucsta causa, fu dichi- 
arato innocente e fu ordinato che il suo nome fosse, per emenda, 
registrato in un libro a caratteri d'oro. 
Questo e il poco che posso darle in proposito. L0 accetti com 
e, e mi creda etc." 
Beifolgend geben wir auch die wichtigsten Stellen der citirten Chronik, 
die auf den durch Donatellds Vater verübten Todschlag Bezug haben: 
„L'anno 1379 andai a Gienova con Matteo de lo Scielto, e tor- 
nati che fumo a Pisa, Mess. Piero Gambacorta fecie acomiatare di 
Pisa me e molti altri sbanditi. Andamene a Siena, e stato lä al- 
quanti mesi, ritornai a Pisa, e tornomnai con Giusto del Citerna, che- 
avea bando da Firenze; e stato 1a alquanri mesi, acchade l'ann0 
1380 adi     d'Aprile, che Matteo del Ricco Corbizi da San 
Piero Magiore, essendo egli a Pisa per suoi fatti di merchantia, e 
perch' egVera de' conüdenti acoloro, che per alora regievano a 
Firenze, a la scoperta con disoneste parole parlava a viso, a cerchio, 
aloggia, e su per le piazze a 1a 'ncontra di tutti: e di ciaschuno 
cittadino sbandito, e confmato con dire villane parole, e seghui- 
tando cio cön isfrenata baldanza, acchadde, che uno di egli disse 
a me villania, etc. di che gli risposi, e dissili, che s'egli seghui-
	        
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